La protesta dei sindaci contro il caro bollette: luci spente in tremila città italiane. Il governo al lavoro sul nuovo decreto.
Luci spente in tremila città italiane per protesta contro il caro bollette. Un’iniziativa tanto suggestiva quanto significativa. I sindaci hanno spento le luci dei palazzi e dei monumenti, lasciando al buio i luoghi-simbolo dell’Italia.
La protesta contro il caro bollette: luci spente in tremila città italiane
Secondo le stime dell’Anci, sono tremila i sindaci che hanno aderito all’iniziativa e hanno spento le luci lasciando al buio palazzi e monumenti delle proprie città. Le luci sono state staccate per circa trenta minuti, regalando agli appassionati immagini decisamente suggestive. Per mezz’ora sono rimasti al buio il Palazzo del Campidoglio a Roma, il Maschio Angioino a Napoli, il Palazzo del Comune di Genova, il Palazzo del Comune di Ancona, il Ponte Vecchio a Firenze e il Castello Sforzesco a Milano, tanto per fare alcuni esempi.
Le richieste dei sindaci al governo
L’iniziativa è stata promossa per protestare contro il caro bollette. I sindaci chiedono al governo un intervento significativo in tempi brevi per sostenere famiglie e imprenditori, alle prese con una vera e propria emergenza che rischia di frenare la ripresa.
La situazione preoccupa anche i primi cittadini, che non riescono a far fronte ai rincari. E il rischio è quello di dover tagliare sui servizi.
Draghi annuncia un nuovo decreto
In occasione della sua visita a Genova, il premier Mario Draghi ha annunciato un nuovo intervento da parte del governo. In base alle indiscrezioni emerse, si tratta di un nuovo decreto da cinque o addirittura sette miliardi per sostenere famiglie e imprese.
Il nodo da sciogliere è quello dei fondi. Palazzo Chigi e Mef vorrebbero muoversi senza ricorrere ad uno scostamento di bilancio, come richiesto invece dalla Lega. Questo ovviamente costringe i tecnici a muoversi con attenzione per recuperare i fondi necessari senza scoprire altri settori.